“I cambiamenti climatici rappresentano un fenomeno attuale: le temperature aumentano, i regimi delle precipitazioni si modificano, i ghiacciai e la neve si sciolgono e il livello medio globale del mare è in aumento. Si prevede che tali cambiamenti continueranno e che gli eventi climatici estremi all’origine di pericoli quali alluvioni e siccità diventeranno sempre più frequenti e intensi. L’impatto e i fattori di vulnerabilità per la natura, per l’economia e per la nostra salute variano a seconda delle regioni, dei territori e dei settori economici.
È altamente probabile che la maggior parte del riscaldamento verificatosi a partire dalla metà del XX secolo sia dovuto all’osservato aumento delle concentrazioni di gas a effetto serra a causa delle emissioni provenienti dalle attività umane. La temperatura globale è aumentata di circa 0,8 ºC negli ultimi 150 anni e si prevede un ulteriore incremento.
Un aumento superiore ai 2 °C rispetto alle temperature preindustriali accresce il rischio di cambiamenti pericolosi per i sistemi umani e naturali globali. La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ha stabilito l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura media globale rispetto al periodo preindustriale al di sotto dei 2 °C.
Come possiamo raggiungere tale obiettivo? Le emissioni globali di gas a effetto serra devono stabilizzarsi nel decennio attuale e ridursi del 50 %, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2050. Prendendo in considerazione gli sforzi necessari da parte dei paesi in via di sviluppo, l’UE sostiene l’obiettivo di ridurre le sue emissioni di gas a effetto serra dell’80-90 % entro il 2050 (rispetto a quelli del 1990).
Nonostante le politiche e gli sforzi volti a ridurre le emissioni si siano rivelati efficaci, qualche cambiamento climatico è inevitabile; pertanto, sono necessarie anche strategie e azioni per adattarsi al suo impatto.”
(fonte Agenzia Europea dell’Ambiente)