L’inquinamento atmosferico nuoce all’ambiente e alla salute umana. In Europa, le emissioni di molti inquinanti atmosferici sono diminuite in modo sostanziale negli ultimi decenni, determinando una migliore qualità dell’aria nella regione.
Le concentrazioni di inquinanti sono tuttavia ancora troppo elevate e i problemi legati alla qualità dell’aria persistono. Una parte significativa della popolazione europea vive in zone, in particolar modo nelle città, in cui si superano i limiti fissati dalle norme in materia di qualità dell’aria: l’inquinamento da ozono, biossido di azoto e particolato pone gravi rischi per la salute.
L’inquinamento atmosferico ha diverse fonti, sia antropiche sia di origine naturale:
- utilizzo di combustibili fossili nella produzione di elettricità, nei trasporti, nell’industria e nelle abitazioni;
- processi industriali e utilizzo di solventi, per esempio nell’industria chimica e mineraria;
- agricoltura;
- trattamento dei rifiuti;
- eruzioni vulcaniche, polveri aerodiffuse, spuma del mare ed emissioni di composti organici volatili provenienti dalle piante sono esempi di fonti di emissione naturali.
L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) è la struttura dell’Unione Europea dedicata alla gestione dei dati sull’inquinamento atmosferico.
L’attività dell’AEA riguarda:
- la messa a disposizione del pubblico di una serie di dati sull’inquinamento atmosferico;
- la documentazione e la valutazione delle tendenze relative all’inquinamento atmosferico e delle misure e delle politiche ad esse correlate in Europa;
- lo studio degli scambi e delle sinergie tra inquinamento dell’aria e politiche in diversi settori, tra cui il cambiamento climatico, l’energia, i trasporti e l’industria.
Ma l’inquinamento non è solo atmosferico, a livello planetario si sono ormai superati i livelli di guardia relativamente a:
- inquinamento idrico,
- inquinamento del suolo,
- inquinamento degli ambienti confinati.